Panevin 2020

1985_5_PanevinIl Panevin una tradizione antica, forse da non “buttare” ma sicuramente da “contenere”.

In quasi tutti i comuni del trevigiano, della dimensione del nostro, ci sono regolamenti o ordinanze comunali che ne limitano il numero, normalmente uno per frazione, se non addirittura uno solo per comune.
In più le associazioni o i comitati promotrici di tali eventi vengono obbligate a chiedere l’autorizzazione al comune e predisporre i piani di sicurezza.

La limitazione del numero dei Panevin come sappiamo è scaturita dalla conosciuta cattiva qualità dell’aria che noi abitanti del veneto siamo costretti a respirare, soprattutto, ma non solo, nel periodo invernale in assenza di precipitazioni atmosferiche.

Al diminuire delle precipitazioni la qualità dell’aria peggiora, come sta succedendo proprio in questi giorni per le polveri sottili, PM10 e PM2.5, tutte due sopra i limiti di legge.

La centralina di rilevamento dell’Arpav situata a Basalghelle nel comune di Mansuè ci da questi dati (li potete vedere qui)

Negli ultimi 10 giorni le PM2.5, il cui limite giornaliero è di 25 µg/m3 , erano entro il limite, solo il 29 dicembre, ieri erano a 59 µg/m3 quasi due volte e mezza superiori.

  Pm2_5 02012020 

Le PM10 sono sopra il limite di 50 µg/m3 dall’ultimo giorno dell’anno.

Pm10_02012020

Come potete vedere qui sotto, abbiamo raggiunto i 125 µg/m3 alle 3 del mattino del primo dell’anno, cioè ieri, per effetto dell’espandersi delle polveri sottili dovute ai fuochi d’artificio, altra “brutta bestia” per la produzione di queste polveri.
Fuochi d’artificio che dovrebbero essere proibiti almeno nel periodo invernale, se volessimo salvaguardare la salute dei nostri figli e di noi stessi, ma sembra che questo non ci interessi molto.

PM10_31122019

 

Ora non sappiamo quanti saranno i Panevin nel comune di Gaiarine.

Ma quello che sappiamo, salvo smentite, è che non c’è nessun regolamento o ordinanza che ne limiti il numero o obblighi a chiedere un’autorizzazione, o che stabilisca cosa si può bruciare.

Quindi a Gaiarine sembrerebbe esserci la massima libertà, se non fosse che in mancanza di disposizioni contrarie varebbe la legge nazionale che permette di bruciare materiale vegetale in quantità non superiori a tre metri steri per ettaro, circa tre metri cubi, per cui un Panevin che si dica tale, i tre steri li supererà sicuramente, e quindi dovrebbe, nel caso  non fosse autorizzato, essere sanzionato.  

Va benissimo organizzare feste ed essere contenti della partecipazione dei cittadini.

Benissimo, ma un’amministrazione comunale ed il sindaco in primis ha anche altri compiti, per esempio quello di tutelare la salute dei propri cittadini, prendendo tutti i provvedimenti e tutte le precauzioni necessarie, per migliorare qualità dell’aria, anche a prescindere dai Panavin.

Se non lo fa ne potrebbere rispondere anche penalmente.

Capiamo che questa amministrazione è nuova, che ha bisogno di “capire” ed “imparare” e capiamo anche che da cui a domenica non potrà fare molto, ma chiediamo se non sia il caso di fare con urgenza questo benedetto regolamento di Polizia Rurale, che regolamenti anche questi aspetti, o per muoversi ci sarà bisogno che succeda qualcosa che scateni una denuncia o una diffida?  

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