Lettera aperta di una mamma

mamma-designstyle-love-heart-mQuesta lettera è stata sottoscritta da 82 mamme e papà ed è stata recapitata ieri al protocollo del comune di Gaiarine.
Uno stimolo in più per continuare, con più determinazione e coraggio, ad impegnarci per ottenere il “NO Pirogassificatore a Gaiarine”.
Buona lettura.

Lettera aperta
Gaiarine, 13/04/2016
Al Sig. Sindaco del Comune di Gaiarine
Al Sig. Presidente della Regione Veneto
e, p.c. Ai Sigg. Consiglieri Comunali di Gaiarine

Gent. Sig. Sindaco e Gent. Sig. Presidente,
chi Vi scrive non è un ingegnere, un urbanista o un medico, ma “solo una mamma” che ha cercato di informarsi ed è preoccupata dei danni che potrebbe comportare la realizzazione nel Nostro Comune di un impianto di pirogassificazione, il cui iter di autorizzazione è ancora in fase istruttoria.
Nell’epoca in cui stiamo vivendo, caratterizzata da profondi e rapidi cambiamenti, come genitore mi sento investita di grosse responsabilità nei confronti delle mie figlie e di tutti i bambini e ragazzi, gli adulti di domani. Sempre più spesso, mi capita di sentirmi abbandonata o “tradita” (passatemi il termine) dalle istituzioni che dovrebbero garantire, tre le altre cose, supporto nell’educazione e tutela della salute.
Spendo molte energie per cercare di non lasciare nelle mie figlie vuoti valoriali ed etici, frutto di una società che in certi momenti sembra aver perso la bussola. Cerco di insegnare loro che sono importanti, che tutti abbiamo una dignità e dei diritti umani inviolabili, che ogni persona merita rispetto, che la natura va protetta perché, come ognuno di noi, è un dono e ne facciamo parte integrante.
Con l’esempio cerco di portare avanti queste convinzioni e spiego che ogni mio piccolo gesto quotidiano di rispetto per l’ambiente fa parte del mio progetto di investimento per loro, per consegnare agli adulti di domani una Terra più sana, anche nei principi morali, e per tutelare la salute di tutti; perché tutto è in relazione. Ma poi, spesso, dopo tanta fatica, vengo contraddetta non solo da organismi privati, ma anche da chi ci governa, perché sembra vengano anteposti gli interessi economici privati al bene comune, la stupidità all’intelligenza, l’arroganza al rispetto, l’egoismo e l’indifferenza all’altruismo. E allora mi sento sfiduciata, come se ogni mio sforzo fosse reso vano; mi arrabbio e mi indigno!
L’altro giorno guardavo giocare la mia piccolina e quando incrociavo il suo sguardo, vedevo fiducia, gioia, purezza, innocenza. Ma, improvvisamente, sono stata assalita dal pensiero angoscioso che a poca distanza da casa potrebbe sorgere un impianto che, anziché investire su di lei e sul suo futuro, per quanto poco, graverà sicuramente sul suo ambiente e di conseguenza sulla sua salute; e lei ancora non lo sa! Nonostante quello che continua ad affermare l’unico soggetto che trarrà un indiscutibile vantaggio dalla realizzazione del progetto: la società richiedente.
Alle mie figlie più grandi spiego gli errori che abbiamo fatto e che continuiamo a fare noi adulti quando non sappiamo essere lungimiranti, quando non ci ricordiamo che la natura e gli esseri viventi in essa contenuti non ci appartengono né vanno dominati, quando non ci ricordiamo che, dopo di noi, vengono i nostri figli e i nostri nipoti. Le rassicuro dicendo che la storia insegna (o così dovrebbe), che ognuno di noi è responsabile del cambiamento e che per questo si comincia dalle piccole cose, basta crederci. La spinta viene da dentro, nel momento in cui ti fermi dalle vorticose corse quotidiane, allarghi l’orizzonte e vedi cose che prima non consideravi e te ne meravigli; addirittura riesci ad immaginare il futuro.
Ancora una volta spetta a me, una mamma come tante, combattere e difendere con i denti i diritti inviolabili delle mie figlie, per proteggerle dai possibili errori di chi ha il potere di decidere per noi. Perché non posso stare semplicemente a guardare o nascondermi dietro qualche alibi.
Quando un domani guarderò le mie figlie negli occhi, lo sguardo che voglio trasmettere non deve essere di rassegnazione, tristezza e impotenza, ma deve essere uno sguardo di speranza, fiducia e determinazione, perché questo dobbiamo garantire loro perché le cose possano veramente cambiare.
Dobbiamo essere consapevoli delle responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti dell’ambiente e delle persone, in particolare dei più piccoli e dei più giovani. LE NOSTRE SCELTE DI OGGI, DETERMINANO IL FUTURO DI DOMANI e i nostri figli e nipoti ce ne chiederanno in qualche modo conto.
Sperando che questa mia lettera possa servire da spunto per una riflessione personale e possa sbocciare un altruistico gesto politico, Vi saluto e Vi auguro buon lavoro.
Una lettera scritta col cuore per arrivare al cuore…
Cordialmente
Una Mamma
(e le sue 3 bambine)

Questi pensieri, scaturiti da una mamma, sono stati alla fine condivisi da altre mamme e papà che hanno deciso di firmare insieme a lei questa lettera, affinché possa essere di stimolo per una decisione frutto di una coscienza mossa dal buon senso, dall’altruismo, dal perseguimento del vero bene comune, che, come cittadini, crediamo sia l’unica vera priorità.

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